Siate viaggiatori ed europei

Severgnini
Foto: Alessio Jacona

“Non viaggio perché sono un giornalista e uno scrittore, sono diventato uno scrittore e un giornalista perchè ho viaggiato”.
Gli occhi dell’attrice Marta Isabella Rizi scorrono sulle pagine del nuovo libro di Beppe Severgnini, racconta perchè, per lui, “La vita è un viaggio (e l’Europa è casa nostra)”
“I viaggi sono il mio calmante e il mio stimolo”. L’emozione dell’aria in faccia quando si scende dall’aereo, la voglia di ripartire guardando il tabellone delle partenze (anche se si è appena tornati), le persone, gli incontri, i panorami. Viaggiare, per il puro gusto di farlo.
“We’re on a road to nowhere” canta Elisabetta Spada (in arte: Kiss and Drive). Nowhere, da nessuna parte e ovunque, perché il bello del viaggio è perdersi.
“Non sono frenetico, sono curioso” scrive Beppe, “la curiosità è l’antiruggine del cervello”. Lui di curiosità ne ha da vendere ed è proprio questa che l’ha condotto in Europa e l’ha spinto a renderla propria. L’Europa è di e per tutti, bisogna solo capirlo. ” Io, nato a Crema, l’ho capito grazie ad un stage a Bruxelles”, e l’aveva capito anche prima, a Londra, a casa della signora Potter che, di notte, chiudeva il frigorifero con il lucchetto.
“L’Europa è diventata il saccone da pugilato della politica italiana, nemmeno chi ci crede riesce a dire che l’Europa è casa nostra”. Poi, con sguardo ironico “Dobbiamo ringraziare un altro Beppe…”.
L’importanza dell’Europa è immensa; bisogna investire nell’erasmus, che crea gli europei. E senza europei non c’è Europa. Il problema, appunto, è qui: i fan dell’Europa sono pochi e sono o fuori da essa, o troppo dentro (e quindi la danno per scontata), o in uscita, come gli anziani, che sono dei grandi europei. “è vostro dovere sbattervi per l’Europa. Non battervi, sbattervi” dice ai giovani.

La prima cosa da fare sarà votare, un voto rassegnato e pratico, ma non astenersi. Nella selva dei candidati, Beppe regala dieci consigli per evitare di smarrirsi:

1. Ricordate cos’ hanno detto
2. Ricordate cos’ hanno fatto
3. Ricordate cosa NON hanno fatto
4. Pretendete risposte
5. Guardate di chi si circondano
6. Premiate il realismo
7. Non votate con la pancia
8. Guardate le facce
9. Usate la testa
10. Scegliete il meglio (o almeno evitate il peggio)

Alcune facce, alle elezioni, ci faranno capire il rischio che corriamo, ma “l’Europa è un continente FOBOVOLTAICO”. Un apax per dire che l’Europa “va avanti a spaventi”, dopo ogni spavento si è risollevata, ha creato qualcosa di nuovo. Dopo la seconda guerra mondiale, dopo lo shock petrolifero, dopo la caduta del muro di Berlino, dopo la crisi finanziaria 2008/2009 e, così sarà, dopo le elezioni tra poche settimane. L’Europa non finirà, si riprenderà, bisogna solo trovare un nuovo modo per raccontarla; perchè, scherza ” Trasformare l’Europa in un nuovo oggetto del desiderio con nuove tecniche bancarie, è come risvegliare la libido di un cinquantenne costringendolo a leggere le istruzioni dei profilattici”.

Serve creatività ed inventiva, come serve creatività ed inventiva per viaggiare, per sentirsi a casa sotto la torre Eifell e su London Bridge, in Piazza di Spagna e a Potsdamer Platz. “Chi non parte non arriverà mai”, bisogna lanciarsi, mettere la barca in mare anche se nel pieno della tempesta, “imparare ad avere paura e a capire quando non bisogna averne”. Dobbiamo amare viaggiare come amiamo la vita ed amare l’Europa come amiamo casa nostra. Forse “La bellezza della salute si capisce dopo un incidente. Ecco, l’Europa è come la salute.”

Martina Stefanoni