Gazebo in Vaticano, ed è subito #paceinteriore

Foto: Pietro Viti – Mattia Micheli

Il tormentone sui social del “quando tornate” può essere rimandato, almeno per ora. L’appuntamento in tv è fissato. Il prossimo 26 maggio tutti su RaiTre a commentare l’esito delle Europee. O le ‘Uropee’, nella versione dissacrante e inedita pensata da Marco ‘Makkox’ Dambrosio e soci. Che la dipendenza da Gazebo crei sintomi da astinenza è noto, ma venerdì sera il Festival internazionale del Giornalismo di Perugia ci ha messo una pezza con lo streaming. E il palcoscenico della sala dei Notari ha ospitato per la seconda volta la banda capitanata da Diego ‘Zoro’ Bianchi, con il giornalista e autore Antonio Sofi, il tassista romano Mirko ‘Missouri 4’ Matteucci, Simone Conte ai tweet, il chitarrista e cantautore Roberto Angelini e il trombettista Giovanni di Cosimo. Manca solo Marco Da Milano, “ma è da Crozza e vi saluta” scherza Zoro. E sono ben due gli inediti che la banda regala agli affezionati.

Chi mai avrebbe potuto ideare, se non loro, i #2papisanti, viaggio di due giorni tra i pellegrini che hanno affollato piazza San Pietro per la beatificazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Nonostante il tentativo maldestro di passare dal pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito con il taxi, — idea manco a dirlo di Mirko — Zoro e il tassista riescono a giungere a destinazione. Muoversi tra la folla offre infiniti spunti, dalla scoperta di Giancarlo Magalli in divisa da vigile urbano agli avvistamenti di Sandro il tassista in bicicletta. I due si auto-investono di un compito essenziale per la società, diffondere la pace interiore nel mondo, rovinando le foto ricordo altrui.

L’occasione dell’ ijf14, com’era accaduto nell’appuntamento dello scorso anno a Perugia, è quella di ripercorrere l’anno di Gazebo, con alcuni dei suoi momenti migliori. “Solo che l’anno scorso avevamo 12 puntate – premette Diego Bianchi – quest’anno invece 71, quindi capirete benissimo che abbiamo avuto un’attimo di difficoltà in più a selezionare il materiale”.  L’impresa è stata ardua, ma non impossibile, ed ecco dunque passare sul megaschermo, uno dopo l’altro, la colonna sonora ufficiale del giuramento del governo Renzi, ‘T’appartengo’ di Ambra Angiolini, gli ‘Abbracci e Macine’ di Bersani disegnati da Makkox, la marcetta di Renzi, diventata uno degli hashtag più twittati del programma.

Così come non poteva mancare il #cambialingua della visita al numero 10 di Downing street, sotto gli occhi di un perplesso David Cameron. Ma Renzi non è stato l’unico bersaglio della serata streaming di Gazebo, che ha riproposto i momenti top del Movimento Cinque Stelle. Come il video satirico realizzato da Makkox sui sondaggi del M5S, che ora apre tutti gli spettacoli di Grillo, o la gaffe del grillino Di Battista, beccato a fare contemporaneamente il pianista e il tifoso laziale gufo della Roma.


Caterina Cossu