Giornalismo online: tre casi di siti d’informazione di successo

Foto: Diego Figone
Foto: Diego Figone

L’informazione corre in rete tra newsletter, alert via mail e servizi di news sempre più personalizzati e orientati all’utente. Molti siti di quotidiani italiani stanno reimpostando i propri siti in modo da renderli sempre più interattivi e crossmediali. Cresce l’esigenza di essere sempre connessi, di avere siti aggiornati 24 ore su 24 secondo una gerarchizzazione di notizie sempre rimodellabile. Pietro Senaldi, vicedirettore di Libero, Peter Gomez, direttore de Ilfattoquotidiano.it, e Flavio Natalia, direttore comunicazione prodotto Sky, hanno raccontato le proprie testimonianze durante il panel organizzato da Sky tenutosi giovedì 1 maggio alle 19 al centro servizi G. Alessi.

“Liberoquotidiano.it si presenta come un sito di opinione, comunque legato al quotidiano cartaceo Libero, – ha raccontato Pietro Senaldi – noi cerchiamo di trasporre sul web opinioni personali che vadano oltre i fatti, mantenendo uno spirito indipendente e cercando di non essere critici a tutti i costi. Il nostro target non è solo l’elettorato di centro destra, ma anche parte del centro sinistra. Il fatto di non avere legami forti come Il Giornale, di cui è proprietaria la famiglia Berlusconi, ci permette una maggiore imparzialità, apprezzata anche a sinistra. Facciamo opinione, ma senza prendere una posizione netta”. Cosa cambia, dunque, tra il cartaceo e il web?

“Sul web la ricetta non è fare un tg online. Bisogna adeguarsi ai suoi ritmi e ai suoi utenti. Per questo noi cerchiamo di orientare le notizie in base all’ora della giornata, cerchiamo di dare informazioni utili, talvolta rilanciando temi già apparsi sul quotidiano cartaceo”.

Nettamente diverso l’approccio de ilfattoquotidiano.it, come ha spiegato il suo direttore Peter Gomez. “Noi non siamo il sito del Fatto Quotidiano. Siamo una testata propria, con un suo direttore, le sue caratteristiche e le sue scelte editoriali. La scelta di non replicare il cartaceo e di dividere nettamente i fatti dalle opinioni fa parte della nostra linea editoriale. Al momento possiamo contare su più di 650 blogger molto diversi tra loro. Siamo il secondo giornale italiano dopo Repubblica per numero di fan su Facebook e siamo stati tra i primi a puntare in maniera forte sui social network. Attualmente abbiamo anche una ragazza specialista di Seo e un social media manager che ci aiuteranno nel restyling del sito che abbiamo in mente per settembre-ottobre. A oggi contiamo quasi 800mila utenti unici al giorno, molti dei quali arrivano direttamente dai social, e speriamo di poter aumentare sempre di più il nostro traffico nel giro dei prossimi anni”.

Diverso l’approccio tentato da Sky evening news, che dal lunedì al venerdì a partire dalle 18 informa via mail i circa due milioni di utenti Sky che ne hanno fatto richiesta sui principali fatti della giornata e sull’offerta di Sky per la sera. “E’ una sorta di newsletter che condensa i fatti della giornata in dieci notizie, – ha spiegato Flavio Natalia – Ovviamente non si tratta solo di fatti di cronaca o di politica, ma c’è spazio anche per sport, video e notizie di costume. Risponde all’esigenza di restare informati per quelle persone che durante il giorno non hanno il tempo di accendere la tv o di leggere i giornali. L’iniziativa è stata accolta con favore sia dagli abbonati Sky che dal nostro editore. La qualità del servizio la garantiscono i materiali di Skytg24, Skysport, Skysport24 che riutilizziamo per inserirli nella newsletter”.

Tutti e tre gli speaker, inoltre, hanno provato a fare un bilancio sulla prospettiva del giornalismo online da qui a due anni. Tutti si sono dimostrati concordi nel fatto che prolifereranno i siti di news, molti dei quali nasceranno e moriranno. La strada da seguire sembra essere quella della qualità dell’informazione, affiancata dal supporto della pubblicità, ormai insostituibile per l’editoria italiana. Tuttavia, come hanno sottolineato sia Gomez che Natalia, il futuro di internet è talmente veloce che è difficile fare previsioni certe.

Michele Pasculli
@PasculliMichele